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Il tacchino ripieno per il Thanksgiving

Con l’articolo di oggi inauguriamo “American Taste”, una rubrica dedicata alla scoperta dei sapori e delle tradizioni culinarie degli Stati Uniti. A dare il via a questo viaggio sarà Maurizio, che con la sua prima ricetta ci condurrà nell’atmosfera del Thanksgiving, che si celebra oggi, con la preparazione del tacchino ripieno, simbolo per eccellenza di questa festa. Un’occasione unica per assaporare non solo un piatto delizioso, ma anche un pezzo di cultura americana, tra sapori autentici e tradizioni senza tempo.

Oggi parleremo di una delle principali tradizioni che accompagnano il giorno del Ringraziamento: il tacchino ripieno!

Il Thanksgiving affonda le sue radici nel lontano 1621 ed ha dovuto attendere il 1863 prima di essere dichiarato da Abraham Lincoln giorno di festa nazionale, cambiando più volte il suo significato nel tempo.

Il tacchino arrosto come piatto tradizionale di questa celebrazione fa però la sua comparsa ufficiale nei primi anni del 1800. Prima di scoprire come prepararlo, sfatiamo qualche mito.

Esiste una ricetta originale della sua preparazione?
No, il tacchino viene preparato in maniera diversa a seconda delle tradizioni di famiglia e dello stato. Io vi proporrò una versione semplice e di sicuro successo.

Il tacchino è per forza ripieno?
Anche qui la risposta è… no! Anzi, per essere sicuri della buona riuscita del manicaretto o se non avete molto tempo a disposizione, meglio non riempirlo per accorciare e semplificare la preparazione.

E allora?
Semplice! Il ripieno del tacchino (o “dressing”) può essere preparato a parte come vedremo alla fine della ricetta. 

COME INIZIARE

Partiamo allora dalle regole di base per preparare il tacchino:

  1. Ingaggiare una bella squadra di amici o familiari con cui condividerlo. Un tacchino che si rispetti non pesa meno di 5 kg.
  2. Trovare il tacchino. Sembra banale, ma non siamo in America e un tacchino intero è difficile da reperire al supermercato. Io ho la mia macelleria di fiducia, che ho trovato quasi per caso, camminando per il centro, e che poi ho scoperto essere il punto di riferimento della una comunità di americani a Bologna.
  3. Partire con il dovuto anticipo. La preparazione è tutto sommato veloce (a meno che non si voglia fare anche la salamoia), ma la cottura richiede dalle 3 alle 5 ore, a seconda della dimensione e dal metodo di cottura.
  4. Ricordarsi di mettere il bere in fresco, non si può preparare un tacchino per bene con la gola secca
  5. Procurarsi un termometro per monitorare la temperatura del tacchino nel suo punto più spesso.

INGREDIENTI

  • 1 tacchino da almeno 5kg
  • 3 cipolle
  • 500ml di brodo di pollo
  • Timo, rosmarino o altre erbe aromatiche di vostro gradimento
  • Burro
  • Sale
  • Pepe

Fondamentale è poi avere a disposizione una vaschetta di alluminio grande e di ottima qualità, sia che vogliate effettuare la cottura in forno che sul barbecue.

PREPARAZIONE

Pelare le cipolle, tagliarle a listarelle e metterle nella teglia. Serviranno da base per il nostro tacchino ed eviteranno che resti a diretto contatto con la teglia.
Aggiungere il brodo sulle cipolle e il timo.
Se volete, oltre alle cipolle, si possono mettere nella teglia anche sedano e carote.

Adesso passiamo al tacchino.

Primo passaggio: condire la cavità del tacchino mettendo sale, pepe, mezza cipolla a pezzi e le erbe aromatiche.

Secondo passaggio: staccare la pelle dalla carne facendo attenzione a non strapparla. Partite dalle estremità.
Fondere il burro e aggiungervi le erbe aromatiche.
Spennellare tutto il tacchino sia sulla pelle che tra la pelle e la carne (non preoccupatevi se non si riesce ad arrivare ovunque).

Terzo ed ultimo passaggio: posizionare il tacchino nella teglia e inserire il termometro nel petto del tacchino, facendo attenzione a posizionarlo nel punto di massimo spessore della carne evitando di arrivare a contatto con un osso.

COTTURA

Pre-riscaldare il forno o il barbecue a 170-190°.
Il barbecue andrà preparato per la cottura indiretta ed il coperchio andrà tenuto chiuso per tutto il tempo.

Ricordatevi sempre questa frase: “If you’re lookin’, you ain’t cookin’”.
Ogni volta che aprirete il coperchio perderete immediatamente la temperatura della camera e la cottura rallenterà. Per questi casi, è raccomandato dotarsi di una sonda di temperatura che permetta di leggere la temperatura senza sollevare il coperchio.

Con il forno è tutto più facile perchè è possibile vedere in ogni momento lo stato della cottura.
Il tacchino sarà pronto quando la carne raggiungerà al cuore 75° (mi raccomando, non di meno). Nel dubbio meglio un paio di gradi in più.

Terminata la cottura fate riposare il tacchino almeno 20 minuti prima di procedere al taglio. Servire con contorno a piacere, meglio con le patate arrosto!

DRESSING

Infine, per chi vuole proprio superarsi, ecco la ricetta per il “dressing”, il ripieno, che si può fare a parte in soli 20 minuti. 

INGREDIENTI

  • Pane
  • Burro
  • 1 cipolla tagliata a pezzi
  • Sedano
  • Brodo di pollo o acqua
  • 2 uova
  • Sale
  • Pepe
  • Salvia

PREPARAZIONE

Per prima cosa dovremo tagliare a cubetti il pane per poi tostarlo leggermente in forno. In alternativa, possiamo prepararlo un giorno prima in modo che diventi secco.

Adesso servirà sciogliere il burro e aggiungere tutti gli altri ingredienti.

Il preparato andrà mescolato bene, senza però arrivare a generare una emulsione, come con la frittata. Aggiungete brodo di pollo o acqua per ottenere la consistenza di una crema.

A seguire, dovremo disporre in una teglia o in una pirofila leggermente imburrata i nostri cubetti di pane insieme al condimento appena preparato.

La cottura in forno può essere fatta insieme al tacchino. Indicativamente servirà un’ora per ottenere un dressing croccante e dorato alla vista.

Buon appetito!

Articolo a cura di Maurizio Muccioli

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